Risparmio energetico e compressori
7 Giugno 2017
Sempre restando nell’ambito del concetto di risparmio energetico e di produzione sostenibile, inizia a prendere piede sempre di più da parte delle aziende il recupero del calore generato dai compressori. Basti pensare che oggi il 10% di chi acquista compressori presta molta attenzione all’argomento del recupero del calore dissipato. Il calore prodotto dalla compressione infatti va quasi sempre e totalmente perduto. Per capire la portata della perdita di calore, basta immaginare tutte le ore e gli anni di lavoro dei compressori e alla potenza elettrica generata insieme all’escursione termica del locale. Proprio in base a questi fattori e all’analisi degli stessi, le aziende devono scegliere se avviare in maniera conveniente il processo di recupero del calore. Ma quali sono i procedimenti del recupero del calore di compressione? Una maniera potrebbe essere quella di convogliare l’espulsione dell’aria calda proveniente da radiatori, che serve a raffreddare l’olio e l’aria compressa, canalizzandola verso ambienti attigui da riscaldare. A tal proposito bisogna però precisare che una normativa limita questo recupero termico, in quanto esclude la presenza costante di personale nei locali in cui si fa convergere l’aria calda. A meno che gli ambienti dove converge l’aria non possano essere considerati zona di transito, quindi abbastanza grandi. Chiaramente si tratta di una normativa che va a tutelare la salute e non può non essere presa in considerazione. Un altro modo di recuperare il calore è dall’olio. Tutti i costruttori di compressori propongono gà un kit che consiste in uno scambiatore olio acqua, con un fascio tubiero o piastre. Quindi non è più l’aria il fluido vettore, ma in questo caso l’acqua. A questo punto l’olio caldo che proviene dalla compressione, prima di raggiungere il radiatore viene fatto passare all’interno di uno scambiatore e gestito tramite una valvola termostatica, dove cede calore all’acqua, ovviamente senza entrare mai in contatto con l’olio. Quest’ultimo sistema permette di recuperare una grande quantità di energia termica poiché è direttamente proporzionale alla portata dell’olio moltiplicata per il salto termico dello stesso tra l’entrata e l’uscita dello scambiatore.