Quale compressore scegliere per la propria attività?

I compressori, non è una novità di certo, non sono tutti uguali. Basta dare un’occhiata ai prodotti che Riem Italy produce e ricondiziona per comprendere quanto sia vasto questo settore e come per ogni situazione specifica vada scelto il compressore più adatto. Compressori oil Free o lubrificato? Quale scegliere? 

Per rispondere a questa domanda ciò che bisogna chiedersi prima di tutto è per quale processo e quale applicazione è destinata l’aria compressa. Prima infatti di effettuare una scelta è necessario comprendere le esigenze e le condizioni dell’impianto a cui il compressore è destinato. Ad esempio, in alcuni casi, le contaminazioni di olio vengono ritenute dannose e per questo motivo si sceglie un compressore di tipo oil-free. Vediamo in linea generale i casi specifici. 

Quando scegliere un compressore lubrificato

I compressori lubrificati vengono utilizzati da gran parte delle officine industriali di piccole dimensioni fatta eccezione per le industrie che si occupano di produzione di alimenti, per i quali ovviamente le perdite di olio potrebbero generare dei problemi di contaminazione. Ma a cosa serve l’olio dei compressori? Il ruolo che esso assume è piuttosto scontato soprattutto se pensiamo alla parola “lubrificato”, in definitiva infatti l’olio è necessario per la lubrificazione e per la tenuta del compressore oltre che per raffreddare l’aria compressa. Questi particolari tipi di compressori sono molto utilizzati in virtù del loro costo inferiore rispetto ai compressori oil-free e possono comunque garantire una purificazione ottimale di eventuali perdite d’olio attraverso l’utilizzo di prodotti per l’aria. Ad esempio è possibile utilizzare i filtri a coalescenza, prodotti utili per la pulizia dell’aria compressa a cui possono essere aggiunti filtri a carboni attivi per ottenere una purezza di aria di Classe 1. 

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Quando scegliere un compressore Oil Free

Come detto, i compressori oil-free vengono utilizzati per lo più di fronte ad esigenze particolari, quando cioè le perdite d’olio tipiche dei compressori lubrificati possono creare problemi di diverso tipo sia ai prodotti che alle persone. I compressori Oil Free sono ideali dunque per industrie alimentari, industrie farmaceutiche, industrie che producono carta e semiconduttori. 

Ciascuno di questi compressori viene etichettato con alcune indicazioni che possono sembrare simili, ma non lo sono: “Classe 0” e “tecnicamente oil-free”. Queste due indicazioni stanno a rivelare il livello di purezza dell’aria a seguito della compressione e seguono i dettami rilasciati dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO). Le classi di purezza dell’aria identificate dalla ISO sono 5, ognuna si quantifica misurando il numero di particelle per metro cubo. 

La Classe 0 indica la totale assenza di tracce d’olio nell’aria compressa, garantisce pertanto l’oil-free al 100% e va preferito al “tecnicamente oil-free” proprio perché risponde a termini di qualità più rigorosi ed assoluti. 

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