L’aria compressa ed il suo campo di utilizzo abitualmente approcciato da Riem Italy con compressori nuovi ed usati con revisione a 0 ore

L’aria compressa, come l’energia elettrica, ha un campo di utilizzo così vasto che diventa difficile
sintetizzarne le applicazioni. Per sommi capi si può azzardare che la qualità dell’aria richiesta dai
processi produttivi seleziona due tipologie di compressori in media pressione (da 4 a 10 bar):
compressori lubrificati e compressori oil-free. I compressori lubrificati trovano la più vasta
utilizzazione e, nella gran parte dei casi, sono azionati da motori elettrici la cui potenza è compresa
in una forbice tra poche unità di Kw (compressori per gommisti, stazione di servizio stradale ed
altro…) e le più impegnative applicazioni (produttori di cemento, o cementifici e produttori di
gomme per autovetture e/o macchine industriali ed agricole…).

I compressori oil-free trovano la più ampia (quasi universale) applicazione nei diversi comparti: odontotecnico, farmaceutico, alimentari, cartario, aeronautico, tessile e grandi linee di distribuzione. Le potenze impegnate in
macchine destinate a tali settori sono comprese tra 3 KW (comparto odontotecnico, laboratori
vari) sino a 900 kw. Entrambi i tipi di compressori si distinguono in : compressori alternativi a
pistone e compressori rotativi a vite. Oltre i 900 Kw, a macchina, trovano un più diffuso utilizzo i
compressori centrifughi, dinamici a flusso continuo. La RIEM ITALY opera con successo in ITALIA ed
all’estero con l’attività di manutenzione e commercializzazione di macchine di diversi BRANDS tra i
più prestigiosi e rappresentativi quali: CECCATO, GARDNER DENVER, COMPAIR, CHEMPION,
ROBUSCHI.

L’offerta RIEM ITALY è ritenuta interessante perché si articola nelle diverse proposte
che vanno dal noleggio alla vendita di compressori nuovi e/o compressori usati e revisionati a zero
ore. Negli anni recentemente trascorsi si è registrato un sensibile incremento della vendita di
compressori usati e revisionati a zero ore. Questo aspetto, che non trova riscontro nei precedenti
storici, è probabilmente dovuto alla più insistente ed ineludibile necessità di risparmio da parte dei
diversi operatori, piccoli, medi o grandi che siano. Tale condizione, a dire degli analisti, è
determinata dall’aumento delle materie prime, dai trasporti e dell’energia con conseguenti
aumenti dei costi produttivi