Efficienza energetica: l’importanza della valutazione degli impianti ad aria compressa
2 Maggio 2017
Che ruolo gioca la rete di distribuzione negli impianti ad aria compressa? E’ questa la riflessione che in molti fanno nel campo degli elettrocompressori di aria. Riflessione che scaturisce sicuramente dalle più recenti innovazioni nel settore e da introduzioni di nuove normative e certificazioni che tengono presente il tema del risparmio energetico. E’ dopo il protocollo di Kyoto infatti, che sono state introdotte certificazioni nuove, come ad esempio la Iso 50001 che si rivolge in modo diretto alla responsabilità delle aziende in termini di efficienza energetica dei propri impianti. Le aziende sono state invitate quindi a presentare un rapporto dettagliato sui propri macchinari, impianti e processi produttivi, in modo tale da creare una sorta di ‘punto zero’ collettivo dal quale ripartire per pensare ad un nuovo e condiviso programma di efficientamento energetico. Da qui si è potuto partire proprio per definire, tra i vari interventi, anche quello sulla rete di distribuzione. Dai parametri raccolti infatti, adesso si vede comparire per la prima volta la voce ‘distribuzione’, considerata quindi una delle fasi principali del processo. Parametri come ‘la pressione di ingresso, la pressione di esercizio, la pressione nel punto più lontano, layout, ecc’, diventano ora fondamentali per riuscire a caratterizzare in maniera precisa il funzionamento della rete di distribuzione. Sotto quest’ottica e in base ai nuovi parametri raccolti, e ai fini dell’ottimizzazione dei consumi energetici, andiamo dunque a scoprire che, per quanto riguarda l’aspetto della generazione dell’aria compressa sono stati presi in considerazione i compressori a velocità variabile e il recupero di calore. Per quanto riguarda invece il lato utenze, vengono presi in considerazione i dispositivi sempre più veloci o comunque quelli che, a fronte di pressioni inferiori, consumano meno aria.