Rimuovere le sostanze nocive dall’aria compressa
18 Febbraio 2021
Torniamo con un nuovo articolo di utilities in relazione all’aria compressa. In questo caso parliamo di contaminazione e nel particolare vedremo come rimuovere le sostanze nocive dall’aria compressa, al fine di garantirne la qualità e l’efficienza.
Uno dei fattori che può contaminare l’aria compressa di un compressore è senza dubbio l’olio residuo. E’ infatti molto complicato, nonostante l’utilizzo di filtri appositi, sapere precisamente quanto olio rimane nell’aria compressa a seguito del suo filtraggio. L’alta temperatura infatti non permette una separazione perfetta degli elementi e questo si traduce in tracce d’olio non perfettamente filtrate. A questo si aggiunge la stessa temperatura ambientale che può influire sulla temperatura di un compressore in funzione.
Rimuovere le sostanze nocive dall’aria compressa: 3 metodi consigliati
Per ovviare a questo uno dei metodi più utilizzati è quello di mantenere l’aria il più secca possibile ed evitare che ci sia acqua libera che possa rovinare i filtri in fibra. Essi infatti riescono a rimuovere l’olio solo se in forma liquida (goccioline) mentre non riescono a captare i vapori che devono invece essere rimossi con filtri a carboni attivi. Quella dell’utilizzo di una combinazione di filtri può essere una buona soluzione per la contaminazione da olio dell’aria compressa. Chiaramente il problema viene ridotto allo zero se sostituiamo i nostri compressori con dei compressori oil-free per i quali i filtri dell’olio non sono necessari. Questa tipologia di compressore lavora ad una pressione di mandata inferiore ma si dimostra ottimo in termini di consumo energetico, garantendo un risparmio economico notevole.
Riem Italy si occupa di compressione oil-free da generazioni, se vuoi saperne di più LEGGI ANCHE: Revisioni Gruppi Vite Oil Free
Un altro metodo per rimuovere le sostanze nocive dall’aria compressa è quello che vede in prima fila l’utilizzo di un refrigeratore finale in grado di abbattere il contenuto d’acqua e di abbassare i valori della temperatura dell’aria compressa. Normalmente il refrigeratore viene incluso nelle installazioni degli impianti, a valle del compressore e viene raffreddato ad aria o ad acqua.
Terzo metodo è l’utilizzo di un separatore dell’acqua che divida condensa e aria compressa. Il compito di questo separatore è di tirare fuori quanta più acqua di condensa possibile una volta che l’aria è stata compressa. Con una regolazione adeguata si può ottenere fino all’80%-90% di efficienza.