Impianto elettrico dei compressori: come si avvia un compressore?
22 Gennaio 2021
Un compressore per poter funzionare ha ovviamente bisogno di essere azionato elettricamente e anche questo aspetto va tarato in modo efficiente per garantire il corretto effort dell’impianto. Cerchiamo di capire qualcosa in più sull’impianto elettrico di un compressore e come va dimensionato per essere efficace.
Innanzitutto è bene sapere che i compressori utilizzano per lo più motori a trifase a induzione a gabbia di scoiattolo, a bassa tensione per potenze fino a 500 kW, ad alta tensione invece per potenze più alte. I motori vanno protetti seguendo le normative vigenti, in particolare vanno protetti da acqua e polvere (dal momento che i motori già si auto-proteggono da questi agenti, può bastare una protezione inferiore a IP55).
I motori degli impianti di compressione vengono raffreddati da una ventola e hanno la capacità di funzionare ad una temperatura ambientale fino a 40°C per un’altitudine che non ecceda i 1000 m. Nonostante questi limiti esistono in commercio motori capaci di resistere fino ai 46°C oltre i quali è consigliato ridurre il valore nominale della potenza. Quest’ultima metrica (il valore nominale) dipende strettamente anche dalle esigenze del compressore stesso, non può infatti discostarsi molto dai valori richiesti. Un motore infatti può andare incontro a diversi problemi sia nel caso venga sottodimensionato che sovradimensionato.
Come viene avviato un motore di un compressore?
I metodi per avviare un motore sono sostanzialmente tre: diretto, soft start, a stella/triangolo. Vediamoli nello specifico.
L’avviamento diretto è quello più semplice, c’è infatti bisogno del solo contatore e della protezione dai sovraccarichi. Il “contro” di questo avviamento è la corrente molto elevata (fino a 10 volte circa quella nominale) che può danneggiare il compressore.
il sistema soft start:
E il sistema di avviamento più moderno e performante. È basato sulla tecnologia dei tiristori di potenza. Permette avviamenti dolci e graduali attraverso la parzializzazione della tensione realizzata dai tiristori, comandati da un microprocessore .
Il soft start è composto da 2 tiristori in antiparallelo per fase. Durante l’avviamento l’unità di comando a microprocessore regola la tensione ai morsetti del motore in modo che aumenti gradualmente fino al suo valore nominale.
L’avviamento a stella/triangolo si basa su tre contattori elettrici, una protezione contro il sovraccarico e il temporizzatore. Il funzionamento è molto semplice: il primo avvio è dato dal collegamento a stella, successivamente entra in azione in temporizzatore che ha il ruolo di commutare i contattori per consentire al motore di essere collegato alla configurazione a triangolo. Il “pro” di questa configurazione è la riduzione di corrente di avviamento di circa un terzo rispetto alla precedente modalità (quella diretta).
Posizionamento dei motori dei compressori
Nei compressori di solito i motori sono integrati negli stessi, per quelli invece più grandi possono essere allocati nei quadri di comando, separatamente. Questo per quanto riguarda gli avviamenti diretti e a stella.
Nella configurazione progressiva invece, i motori sono collocati separatamente dal compressore (di solito accanto) per via dell’irraggiamento termico. Possono in alternativa essere integrati ma deve essere presente un sistema di raffreddamento adeguato.
Motori per compressione: le configurazioni Riem Italy
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